13 marzo 2014

Firmiamo per una legge di riforma dei servizi educativi 0-6 anni

Il diritto all’educazione inizia dalla nascita ed è una responsabilità della collettività.
I partecipanti al XIX convegno nazionale dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia “Educazione e/è politica”, Reggio Emilia 21-23 febbraio 2014, promosso dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, dal Comune di Reggio Emilia e dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica,
ricordano che fin dalla nasicta i bambini e le bambine sono soggetti attivi, costruttori di apprendimenti e relazioni e che l’educazione è un diritto di tutti gli esseri umani:
garantirlo è una responsabilità della collettività.
L’investimento per un’offerta di servizi educativi di qualità per i bambini e le bambine sotto i sei anni garantisce l’esigibilità del diritto dei bambini e delle bambine, contribuisce al loro benessere attuale e pone le basi per il futuro, offre ai loro genitori un aiuto fondamentale nell’impegno educativo e nella conciliazione dei tempi di vita e lavoro, è un importante componente della lotta contro l’esclusione sociale.
Rivolgono pertanto un pressante appello:
Al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Alla Presidente della Commissione Bicamerale per l’infanzia, Michela Vittoria Brambilla
Al Presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato della Repubblica, Andrea Marcucci
Al Presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, Pierpaolo Vargiu
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi
Al Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora
Ai rappresentati di tutte le forze politiche e sindacali
Perché si arrivi in breve tempo all’approvazione di un quadro normativo che, in coerenza con la Raccomandazione della Commissione Europea del 20 febbraio 2013, tenga conto dei diritti dei bambini e delle bambine e della crescita qualitativa realizzata dai servizi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia negli ultimi decenni.
Chiedono una legge di riforma del settore dei servizi educativi per i bambini e le bambine sotto i sei anni che:
Riconosca l’unitarietà del percorso educativo da zero a sei anni all’interno di una visione organica del sistema di istruzione e formazione,
Definisca le diverse tipologie dei servizi per l’infanzia e la loro natura educativa, abrogando la definizione del nido come servizio a domanda individuale,
Assicuri la qualità di tutti i servizi educativi per i bambini e le bambine sotto i sei anni, definendone come elementi irrinunciabili: la partecipazione dei genitori, la qualificazione universitaria del personale educativo e la loro formazione continua, la collegialità del lavoro, il coordinamento pedagogico; e stabilendo i requisiti organizzativi e strutturali di ogni servizio.
Chiedono una legge che:
Dia nuovo impulso all’estensione dei servizi per l’infanzia e alla generalizzazione della scuole dell’infanzia, contribuendo a sanare gli squilibri territoriali esistenti nella condizione sociale dei bambini fin dai primi anni di vita, con un apposito piano di finanziamenti che sostenga la creazione di nuovi servizi e la loro successiva gestione,
Escluda dal patto di stabilità gli interventi pubblici relativi al funzionamento dei servizi educativi per i bambini e le bambine sotto i sei anni e istituisca meccanismi stabili di finanziamento pubblico, che vedano la compartecipazione dei diversi livelli di governo alla spesa per i servizi per l’infanzia e per le scuole dell’infanzia.